Domenica die

Alla dimane, all’apparer del giorno
venente, che domenica si chiama,
qual piú li piace, damigella o dama,
abbiane molte che li sien d’attorno;
in un palazzo dipinto ed adorno
ragionare con quella che piú ama;
qualunche cosa che desia e brama,
venga in presente senza far distorno.
Danzar donzelle, armeggiar cavalieri,
cercar Firenze per ogni contrada,
per piazze, per giardini e per verzieri;
e gente molta per ciascuna strada
e tutti quanti il veggian volentieri:
ed ogni dí di ben in meglio vada.