Reggio Calabria: il premio “I Notturno Delle Muse” al curatore del Museo Leoncavallo

Con l’inizio dell’estate l’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, consegna, ancora una volta, i PREMI MUSE a personaggi del panorama nazionale che occupano un ruolo significativo nel mondo dell’arte, della comunicazione, del sociale.

Il presidente del Premio, prof. Giuseppe Livoti, durante la serata di domenica scorsa denominata I NOTTURNI DELLE MUSE: “Ieri, oggi, domani” ha ricordato al pubblico che i riconoscimenti consegnati durante l’anno sociale sono esattamente quattro e, dunque, la scelta, per questa edizione, si è soffermata su due nomi rappresentativi a livello nazionale.

Nei vari anni “Le Muse” hanno premiato: Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona – mecenate e filantropo; S.E. Mons Milito – vescovo di Oppido Palmi; l’attrice Fioretta Mari; Anna Maria Galgano – presidente Fondazione Rodolfo Valentino; Beatrice Feo Filangeri – nobile normanna; Anton Giulio Grande – stilista; Cesare Mulè – storico; Mons. Liberto – maestro direttore della Cappella musicale Pontificia Sistina; Tonino Raffa – giornalista; Micaela – cantante.

Un Premio, dunque, che, alla sua sesta edizione, ha portato, al primo notturno un personaggio di grande rilievo: il curatore del Museo “Ruggiero Leoncavallo”, Franco Salvatore Pascale.

Pascale è stato accolto dal Coro delle Muse diretto dal M° Enza Cuzzola che, sulle note de “L’Aurora di Bianco vestita”, ha ricevuto l’ambito riconoscimento da Giuseppe Livoti in qualità di presidente e dalla vice presidente Adele Canale.

Lo storico Pascale cura con passione e tenacia l’unico museo in Italia dedicato al Maestro Ruggiero Leoncavallo, compositore de “I Pagliacci”, opera che, insieme alla Cavalleria Rusticana, costituisce il binomio operistico più rappresentato al mondo ancora oggi.

Il Museo è realizzato all’interno dell’ex-convento domenicano dove proprio il giovane Ruggiero fu testimone oculare di un omicidio che lo ispirò alla scrittura de “I Pagliacci”.

All’interno di tale struttura sono conservati: il libro delle esercitazioni del maestro, la sua bacchetta, manoscritti e documenti vergati, la corrispondenza con il suo editore Sonzogno, partiture d’opera, libretti di sala, manifesti ed unici oggetti che sono stati raccolti e che costituiscono un unicum a livello europeo. Un Museo dinamico che ha anche realizzato mostre documentali, come quella al San Carlo di Napoli o ancora a San Pietroburgo all’interno del foyer storico del Teatro Mariinsky.

Un gremito Cortile delle Muse, ritrovato giardino estivo, ha assistito ad una particolare serata che ha avuto come madrina il soprano Serenella Fraschini, protagonista di un’originale video-intervista che ha ripercorso la sua vita lavorativa. Dobbiamo aiutare i giovani – commenta – la nota professionista reggina; di talenti è pieno il nostro territorio, occorre farli emergere e potenziare le strutture per promuovere la musica. Dopo il saluto del dott. Massimo Scopelliti, il quale ha ribadito come la cultura va aiutata e supportata nella nostra città, la manifestazione si è suddivisa in tanti prestigiosi momenti.

Interessante e di grande valenza creativa la perfomance voluta dal make up artist Francesco Cogliandro che ha ideato una sfilata in cui trucco e parrucco sono divenuti simboli del tempo che passa, creando una coreografica esibizione di danza con le professioniste Samuela Piccolo e Jessica Logoteta.

Di strumenti calabresi, di fisarmonica, invece, si è parlato con il noto imprenditore e costruttore reggino Nicola Costantino, mentre il Progetto Contea Normanna, guidato da Claudio Venanzi e Roberto Parisi, ha previsto una simulazione con momenti di vita civile e militare.

Il prossimo appuntamento previsto è domenica 6 luglio alle ore 21 quando riceverà il Premio Muse la nota giornalista e conduttrice Alda D’Eusanio.